Dove siamo
Il lago del Salto
Il lago del Salto è il più grande lago artificiale del Lazio, il bacino è stato creato nel 1940 grazie allo sbarramento del fiume Salto e la conseguente sommersione della Valle del Cicolano, situato a 535 metri s.l.m. il bacino ha una circonferenza di circa 38 km con una vasta e incantevole varietà di paesaggi: boschi, coste frastagliate, insenature e piccole isole.
Per la realizzazione di questa imponente opera, sono stati cancellati e ricostruiti sulle sponde i centri abitati di Borgo San Pietro, Teglieto e Fiumata, tutte frazioni del comune di Petrella Salto, e Sant’Ippolito, frazione di Fiamignano. Di questi si ricorda il primo, Borgo San Pietro, come esempio di architettura razionalistica italiana in una provincia di Rieti che durante il Fascismo è segnata primariamente da interventi rurali e forestali.
Qui si gode uno dei paesaggi più incantevoli d’Italia, oltre al panorama acquatico con un bacino idrografico di circa 730 km2, si possono ammirare i boschi di castagni e querceti adiacenti alle rive. La profondità delle acque varia molto raggiungendo nei pressi della diga anche i 100 metri di profondità, la diga è alta circa 90 metri e secondo alcune leggende storiche, all’epoca della sua costruzione era la più alta d’Italia. Le acque del Salto sono connesse con quelle del vicino lago del Turano, altro bacino idroelettrico, mediante un canale artificiale sotto il Monte Navegna (1508 m s.l.m.). I due bacini artificiali del Salto e del Turano alimentano la centrale idroelettrica di Cotilia, costruita nel 1942 per rifornire le valli reatine.
Intorno al lago possiamo trovare molte attrazioni naturali e turistiche, è balneabile e meta preferita di molti pescatori provenienti da tutta Italia, che scelgono il Salto per assaporare la loro passione e per divertirsi. La fauna ittica è composta di numerose specie di pesci, carpa, persico reale, luccio, trota persico sole e siluri, quasi tutte specie non appartenenti alla zona o di ripopolamento.
Borgo San Pietro
Il nostro piccolo paese, Borgo San Pietro, rinominato dal nostro chef Edoardo e da molti turisti “la Montecarlo del Cicolano”, è uno dei paesi più incantevoli di tutta la vallata del Cicolano e della provincia di Rieti.
Borgo San Pietro era fino al 1940 uno dei paesi sulle sponde dell’allora fiume Salto, è stato sommerso dalle acque con la costruzione della diga; fu subito ricostruito insieme agli altri paesi (Fiumata, Teglieto e Sant’Ippolito) e oltre alle case fu trasportato sulle nuove rive del lago anche l’antico monastero di Santa Filippa Mareri, risalente al XIII secolo. Durante l’estate, quando il livello delle acque è basso, riaffiorano i vecchi resti di case, fabbricati e di parte dell’edificio dell’antico monastero, che era la costruzione più imponente del vecchio paese. Il monastero fu ricostruito nel “nuovo” Borgo e vi furono trasportati alcuni reperti dell’antico monastero tra cui opere d’arte di grande valore, il vecchio campanile, il portone e il corpo della Santa Filippa Mareri, conservato in un’urna all’interno di una cappella ricostruita con i resti del vecchio monastero sommerso e ornato con alcune reliquie tra cui una teca contenente il cuore perfettamente conservato della santa.
Nel museo allestito dalle sorelle che abitano il nuovo monastero si può ammirare come già detto, il portone e le campane del vecchio edificio sommerso e tra le altre opere anche numerosi quadri di Giorgio de Chirico, che il pittore stesso ha donato alle suore prima della sua morte.
Dove siamo?
Grazie alla posizione geografica e agli ottimi collegamenti stradali non è difficile raggiungere il Cicolano e Borgo San Pietro da tutto il centro Italia, infatti, si trovano a circa un’ora e mezzo di macchina da entrambe le sponde dell’Adriatico e del Tirreno della nostra bella penisola; a pochi passi (circa 20 km) dall’incantevole borgo abbiamo la A24 “Roma-Teramo” attraverso l’uscita “Valle del Salto” che ci immette nel collegamento diretto con Rieti, la SS 578 “Salto-Cicolana” attraversando completamente la vallata, ricollegandosi inoltre con la SS 79 “Ternana” per Terni alle porte del capoluogo reatino. Ci sono inoltre, anche strade secondarie di montagna, dal territorio abruzzese (Tornimparte) e dalla bassa Sabina (Lago del Turano), le più percorse in particolare da motociclisti e ciclisti.